Addio a Vittorio Caracciolo: il Formez ne ricorda la dolce caparbietà sul lavoro e nella vita

13 agosto 2025
Vittorio Caracciolo

Lunedì 11 agosto Vittorio Caracciolo è morto a Maceiò (capitale dello Stato dell’Alagoas, in Brasile), dove risiedeva ormai da tempo. Aveva 75 anni.

Vittorio era un uomo buono, gentile, che amava le persone: questi sono stati i suoi tratti dominanti nel lavoro e nella vita. Ha lavorato al Formez (presso le sedi di Napoli prima e di Pozzuoli poi) per circa 40 anni, a partire dagli anni ‘70 e ha aiutato tanti di noi – soprattutto i più giovani – ad approcciarsi all’ICT e ad approfondirne le potenzialità per le amministrazioni pubbliche.

Nel periodo – tra gli anni ‘80 e gli anni ‘90 – nel quale Formez si è dedicato alla formazione di nuove figure professionali altamente qualificate e innovative, Vittorio ha ideato e coordinato un corso per la formazione di analisti statistico-informatici che dovevano contribuire alla costituzione di nuove strutture organizzative dedicate all’ICT nelle pubbliche amministrazioni. Non fu semplice, ma Vittorio si impegnò in questa impresa con la sua caparbietà dolce e con l’aiuto di tanti di noi riuscì a formare oltre 50 giovani professionisti di grande valore, come dimostrano le loro carriere, al Formez o nelle pubbliche amministrazioni centrali, regionali e locali.

È stato anche un innovatore della formazione per le pubbliche amministrazioni, realizzando degli impegnativi programmi - in primo luogo per la Regione Campania – per la riqualificazione delle figure professionali impegnate nelle strutture ICT.

Poi, all’inizio di questo secolo, la sua curiosità, la sua bontà, la sua intelligenza fattiva hanno incontrato le favelas e i bambini del Brasile cui progressivamente si è dedicato a tempo pieno, insieme alla moglie Dora, dapprima sostenendo il lavoro di un gruppo di suore comboniane, poi, attraverso l’associazione “Uguali e diversi”, mettendo in piedi innumerevoli progetti, prioritariamente rivolti ai bambini e ai ragazzi tra i quali non sono mai mancati i progetti di formazione e di sviluppo culturale. Negli ultimi anni la malattia lo aveva molto debilitato, ma non è diminuito il suo impegno e non si è spento il suo sorriso.

E proprio così lo vogliamo ricordare: con il suo sorriso dolce, che gli illuminava anche gli occhi e che ci regalava ogni volta che entravamo nelle sue due stanze presso la sede di Pozzuoli – sempre piene di computer e di giovani. Lo stesso sorriso che ritroviamo nelle innumerevoli foto che raccontano il meraviglioso lavoro che ha portato avanti negli ultimi 20 anni per i bambini del Brasile.

Valeria Spagnuolo - Claudia Migliore